Economia

Rallenta il turismo: i numeri del calo a Piacenza e provincia

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Turismo in calo a Piacenza e provincia. Un trend che ha colpito sia gli arrivi che le presenze dei visitatori. Ad analizzare l’andamento è l’Ufficio statistica della Provincia. “Nel corso dei primi sei mesi del 2024, confermando quanto già rilevato nella seconda parte del 2023, il turismo piacentino ha sostanzialmente concluso la sua fase ascendente di sviluppo e di recupero dai minimi del covid”, si legge nella nota stampa.

Questo accade “complice l’ulteriore il rallentamento del ciclo economico, anticipando a livello regionale dinamiche che molto probabilmente rivedremo nei mesi successivi anche in altre province (ad esclusione di Parma e Ferrara che già condividono la nostra situazione), e che per adesso sperimentano ancora risultati positivi”.

In base ai dati elaborati dal Servizio statistica della Regione, prosegue la nota, “i flussi turistici dell’Emilia-Romagna nel primo semestre di quest’anno sono stati infatti ancora mediamente in crescita (+7,7% gli arrivi; +7,3% le presenze), e ciò particolarmente nella Romagna e a Bologna, mentre hanno accusato una contrazione soprattutto nella parte più occidentale dell’Emilia, da noi e nel parmense”.

Arrivi e presenze  

Piacenza così “stacca una variazione percentuale ’24-’23 pari a -1,4% per gli arrivi e a -3,5% per le presenze; Parma rispettivamente -2,6% e -1,8%. Nonostante questo arretramento, si deve comunque notare come l’ambito piacentino riesca ancora a mantenere tassi di variazione positivi rispetto al 2019, specialmente a livello di pernottamenti (+13%), dove è secondo solo alla provincia di Bologna (+14,7%)”.

Passando nel dettaglio ai dati, “confrontando i primi sei mesi del 2024 con quelli del 2023, nel complesso degli esercizi ricettivi gli arrivi di turisti si sono attestati a 126.765 (-1.800), mentre le presenze hanno raggiunto le 273.153 unità (circa 10mila in meno)”.

In particolare, “negli esercizi alberghieri sono stati rilevati 90.623 arrivi e 167.135 presenze, i primi in calo sul 1°semestre 2023 del 5,9%, le seconde del 4,9%. Negli esercizi extra-alberghieri si sono registrati invece 36.142 arrivi, in aumento rispetto all’anno precedente del 12%, e 106.018 presenze, qui invece con una variazione debolmente negativa, dell’1,2%. Dal punto di vista della provenienza sono poi diminuiti, da un lato, i turisti italiani, in contrazione dell’1,9% a livello di arrivi (89.920) e del 3,5% in termini di pernottamenti (202.642); dall’altro, i turisti stranieri, sostanzialmente stabili negli arrivi (- 0,3%, 36.845), registrano anch’essi un -3,5% per le presenze (70.511)”.



Rosso diffuso

È quindi “contrassegnato da variazioni diffusamente in rosso (unica eccezione gli arrivi extra-alberghieri) il turismo piacentino nella prima metà del 2024. La situazione è invece ancora generalmente positiva nel confronto con il pre-covid, dato che solo comparto alberghiero (arrivi e presenze) e componente italiana (arrivi) risultano al di sotto dei livelli del primo semestre 2019. Registra sempre una prestazione molto buona in particolare il comparto extra-alberghiero, che supera i valori pre-pandemici di quasi il 50% sia a livello di arrivi che a livello di pernottamenti, ma bene fanno qui anche gli stranieri”.

L’andamento mensile

I grafici “sull’andamento mensile delle presenze totali nella prima metà del 2024 mostrano, rispetto all’analogo semestre del 2023, un andamento progressivamente decrescente nei mesi in osservazione: mentre a gennaio e febbraio i pernottamenti risultano ancora in espansione, da marzo (-2,9%) in avanti il trend si inverte, con valori particolarmente negativi ad aprile (-8,1%) e giugno (-12,8%). Sono invece ancora tutte in campo positivo (comprese tra il 5 e il 18% circa) le variazioni delle presenze mensili a confronto con il periodo pre-covid.”

Più nel dettaglio, aggiunge la nota, “la domanda turistica rivolta al settore alberghiero ha conosciuto un discreto avvio d’anno, con un +8,4% delle presenze a gennaio 2024 su gennaio 2023, e con variazioni sempre positive a febbraio (+3%), per poi registrare però una decisa frenata nei mesi successivi, quelli più consistenti dal punto di vista numerico, e che hanno portato in negativo anche le variazioni rispetto al 2019. Meglio ha fatto da questo punto di vista il settore extra-alberghiero, che si mantiene più o meno in questi mesi attorno ai livelli del 2023 (se non per il dato di giugno: -12,9%) e consolida le sue dinamiche di sviluppo rispetto al pre-pandemia, mostrando tassi di crescita molto elevati”.

Osservando d’altra parte “la componente nazionale e quella estera del turismo piacentino, si può notare anche qui come le variazioni mensili 2024/23 delle presenze mostrino un trend generalmente in calo (col dato particolarmente negativo degli italiani a giugno e degli stranieri in aprile). In tutti i mesi del semestre, comunque, sia italiani che stranieri sono ancora al di sopra dei livelli pre-covid”.



Sul territorio

A livello territoriale, “analizzando la distribuzione degli arrivi e delle presenze registrati nel primo semestre 2024 nei diversi ambiti che la statistica regionale utilizza per suddividere la nostra provincia, emerge come i movimenti turistici si siano concentrati – anche in questa occasione – per il 55% nel capoluogo Piacenza, per il 15% circa nei comuni collinari e appenninici, per l’8% a Fiorenzuola e per una quota attorno al 22% nei restanti comuni piacentini”.

Tutti gli ambiti “hanno registrato nei primi sei mesi di quest’anno variazioni negative delle presenze, in particolare Fiorenzuola (-11,9% sul primo semestre 2023) e il distretto Collinare/Appenninico (-7,2%), mentre Piacenza è andata poco al di sotto dei risultati raggiunti l’anno precedente (-1,3% complessivamente nel semestre). Nel caso del capoluogo, tuttavia, preoccupa la tendenza: ai buoni risultati messi ancora a segno a gennaio, febbraio e marzo si sono contrapposti quelli negativi di aprile (-9,7%), maggio (-3%) e giugno (-11,9%). Al di là della congiuntura vista in questa prima parte del 2024, anche qui tutti gli ambiti – chi più chi meno – risultano superare le presenze del 2019”.

Nel lungo periodo

Passando “alle dinamiche di lungo periodo – cioè rispetto al primo semestre 2011 (quando gli arrivi superavano le 131 mila unità e le presenze le 263 mila) – si può osservare come, in termini di presenze, nonostante la riduzione dei flussi conosciuta in questi primi sei mesi dell’anno, il turismo piacentino si mantenga ancora sopra (seppur di poco – 103,5 – e anche se non sappiamo per quanto tempo, visto l’andamento del ciclo economico) i livelli massimi di undici anni prima. Non così è per gli arrivi, che arrestano la loro corsa senza aver raggiunto l’obiettivo, rimandando quindi il momento ad un futuro prossimo e ad una congiuntura più favorevole”, conclude la nota dell’Ufficio statistica della Provincia di Piacenza.



 

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