I vertici del Movimento 5 Stelle di Piacenza vanno all’attacco della Giunta del sindaco Pd Katia Tarasconi. Dopo il taglio delle piante di alto fusto in piazza Cittadella, per far posto al cantiere del parcheggio interrato, stesso problema di abbattimento di grandi alberature in altre zone della città, stavolta per motivi viabilistici. Così, Fabio Magistrati, coordinatore provinciale del M5S a Piacenza, ed Eros Franzini rappresentante del gruppo territoriale del Movimento, in un duro comunicato se la prendono in particolare con il vicesindaco e assessore Matteo Bongiorni per le posizioni pro abbattimenti espresse in Consiglio comunale e riprese dalla stampa locale. Ecco la versione integrale della nota firmata da Magistrati e Franzini.
“Gli alberi nel mondo alla rovescia dell’Assessore Bongiorni”
«Nel confronto, tutto interno alla maggioranza, fra la cosiddetta “fronda ambientalista” e il sindaco con alcuni suoi assessori, uno dei terreni che sta acquistando sempre più spazio per l’acuita sensibilità dei cittadini è quello del taglio di alberi decennali e maturi lungo strade e viali urbani.
La Giunta, nonostante il trauma inflitto alla città e duramente contestato di Piazza Cittadella, sembra essere ossessionata dalle motoseghe. Con tutti i possibili interventi di sistemazione urbana a cui potrebbe dedicarsi, insiste ad accanirsi contro le alberature. Subito dopo Piazza Cittadella, prima annuncia il sacrificio dei tigli per la futura rotonda fra via Boselli e via Martiri, poi passa immediatamente al taglio del filare di via Amaldi, una trasversale secondaria di via Veneto che non pareva proprio essere un’urgenza per la viabilità urbana.
Sembrano quasi dimostrazioni muscolari, più che un disegno strategico: annunci e prese di posizione che paiono voler manifestare intenzionalmente un approccio antiecologista, una voluta presa di distanza dal tema ambientalista che al momento delle elezioni pareva tanto caro al vecchio centrosinistra.
Lunedì scorso Claudia Gnocchi – tra i Consiglieri più attenti al tema ambientale e spesso critica con la “svolta” operata nei fatti dalla maggioranza – dopo la consueta presa di posizione dei cittadini, come nelle altre occasioni avversa alla decisione di tagliare gli alberi, è pubblicamente intervenuta in Consiglio Comunale criticando anch’essa duramente la scelta dell’Assessorato alla manutenzione urbana su via Amaldi.
La risposta dell’Assessore Bongiorni, riportata ieri su “Libertà” (“Alberi da tagliare, Gnocchi (misto) contraria. Bongiorni: e l’utenza debole dei marciapiedi?”), è paradossale e disarmante.
Un mondo alla rovescia: l’utenza debole della strada, con cui normalmente si intendono pedoni – e specialmente chi ha problemi di mobilità, disabilità, anziani, mamme con carrozzine – e ciclisti, sarebbe danneggiata dalla presenza degli alberi. Si noti bene: dagli alberi. Non dalle macchine che li investono, che parcheggiano su marciapiedi e piste ciclabili, che inquinano e avvelenano adulti e bambini (è da cinema, l’immagine evocata dall’Assessore della “mamma con passeggino costretta a scendere sulla strada e far respirare il suo bambino all’altezza del gas di scarico delle auto”).
Forse l’Assessore non sa che il bambino respira i gas di scarico anche sul marciapiedi, perché non sono 20 cm a fare la differenza nella settima città più inquinata d’Europa.
Forse l’Assessore non sa che in Europa ci sono 200.000 morti all’anno per inquinamento e di questi 40.000 solo in Italia. E dietro a questi, ci sono milioni e milioni di ammalati, con un costo umano ed economico stratosferico. E che la maggioranza di questi ammalati e morti, sono proprio gli anziani e i più vulnerabili, e fra i più ammalati per problematiche respiratorie ci sono proprio i bambini.
Forse l’Assessore dimentica che una delle misure principali per ridurre l’inquinamento è avere e quindi salvaguardare sempre più alberi, e non alberelli appena piantati che ci metteranno 40 anni a produrre i benefici che gli alberi di via Amaldi e di via Boselli producono adesso.
E non c’è solo l’inquinamento: se li vede l’Assessore Bongiorni gli anziani, i disabili in carrozzina e le mamme con il passeggino, in luglio passeggiare su marciapiedi bei larghi e completamente assolati?! Un’altra cosa che forse l’Assessore non sa è che l’ombra prodotta dagli alberi, comporta un abbassamento della temperatura al suolo fra i 9° e i 12° gradi centigradi, e sono loro, oltre a far respirare un po’ meglio l’Utenza debole della strada, a tenerla all’ombra.
Problemi che l’utenza forte, le macchine, non ha. Quindi, di chi fa davvero l’interesse la furia decapitatoria contro gli alberi della Giunta? Del traffico.
Se il Comune di Piacenza vuole migliorare davvero la viabilità, riduca il traffico automobilistico. Allarghi i marciapiedi, ma conservando il più possibile gli alberi che più sono maturi più producono benefici ecosistemici, e riduca il passaggio automobilistico.
In via Amaldi, riservi i parcheggi ai soli residenti, o addirittura come stanno facendo a Milano, permetta anche il transito solo a questi ultimi. E così stringa la carreggiata, dando spazio a pedoni, ciclisti, e alberi».
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