Feste a tavola, la parola d’ordine è una sola: delivery. I social in questi giorni traboccano di menu e l’offerta è talmente ampia che risulta quasi difficile fare una scelta. Ciò che può fare la differenza tra una semplice consegna e un “delivery d’autore” è il messaggio che lo chef fa arrivare ai clienti attraverso i suoi piatti.
Ed è quello che ha fatto Isa Mazzocchi, chef del ristorante La Palta, con il suo delivery chiamato “Un po’ di Noi da Voi”, proprio per enfatizzare e ricostruire quel legame con i propri clienti, che a causa della pandemia si è momentaneamente spezzato.
Vigilia e Natale
Per queste Feste a tavola, la chef ha pensato a due menu, ispirati alla tradizione: “La Vigilia come a casa mia” e “Il Pranzo di Natale”, due percorsi che vogliono ricreare l’atmosfera gioiosa che si respira a casa di Isa.
Per il 24 dicembre un menu di magro, con ingredienti che sono da sempre protagonisti in tavola, elaborati però con un tocco di originalità: il Panettone gastronomico di pesce, verdure e formaggio; i Ravioli di porcini con ragù di zucca e nocciole; il Pinzimonio; il Trancio di storione alla vaniglia con capitone e cipolle all’aceto balsamico; la Prugna ripiena di grana con marmellata di mostarda; e per finire il Morbido di torrone e mascarpone con salsa di mandarini e croccante di mandorle.
Per il giorno di Natale invece Isa ha preparato otto piatti, tra cui alcuni classici intramontabili come gli anolini in brodo di terza; oppure la Millefoglie di bolliti con le salse, un piatto della tradizione che non può mai mancare nel menu della Palta. Presentata a strati (ben sette tagli) è più leggera ed intrigante, soprattutto quando si intinge nelle salsine.
Il “Pranzo di Natale” prevede come stuzzichini la Pralina di Grana Padano, il Mini batarò alla pancetta e il Panciotto ai sottaceti con il cacciatorino nostrano; seguiti dalla Crostatina ai porcini e tartufo con formaggio Monte Penice; dalla Lasagnetta al verde con ragù di rapa rossa, taleggio e noci; dagli Anolini in brodo di terza; la Millefoglie foglie di bolliti con salse e mostarda e da la Terrina di fegato grasso di Gioachino Palestro con pan brioche e mostarda. Per finire, il Tronchetto al panettone con frutto della passione e cioccolato fondente.
Il menu di Capodanno
Per quanto riguarda il menu di Capodanno, che uscirà nei prossimi giorni, Isa sta mettendo a punto gli ultimi piatti e ci ha dato qualche anticipazione. «A differenza dei menu della Vigilia e di Natale, Capodanno è l’unico momento in cui vado “fuori territorio”, usando crostacei, come l’astice o il pesce di mare», racconta la chef. «Tutti gli altri piatti saranno un mix di ingredienti che per tradizione si mangiano a fine anno, come l’uva, gli agrumi, lo zampone e le lenticchie. E così ci sarà la Terrina con il fegato grasso, uva e chutney di lenticchie, i Raviolini di zampone liquido saltati con il tartufo bianco, mentre il dessert sarà un Toast di panettone con mascarpone, sorbetto di passionfruit e insalata di arance».
Feste a tavola, e poi…
Se dovesse però creare un menu totalmente diverso, che esce dal suo seminato gastronomico, Isa sceglierebbe quello che l’anno scorso cucinò in occasione del Gelinaz!, l’evento nel corso del quale in una sola giornata 148 chef in tutto il mondo si scambiarono le ricette. A Isa toccò il menu della chef stellata Niki Nakayama del ristorante “N/Naka” di Los Angeles. Un piatto in particolare di questo menu, l’Ostrica con la neve al cocco, salsa ponzu e scalogno crudo, è rimasto scolpito nella memoria gustativa di Isa; e non è detto che nel menu di Capodanno questa delizia la si possa ritrovare tra il cotechino e le lenticchie!
Dopo la laurea in economia aziendale presso l’università Bocconi, capisco sin da subito che le mie passioni erano ben altro rispetto ai numeri e la finanza: profumi e cibo hanno avuto la meglio. Frequento l’Università dell’Immagine, una scuola post diploma nata da un’idea del fotografo Fabrizio Ferri e inizio la collaborazione con Davide Paolini, occupandomi di eventi e progetti editoriali legati al mondo del cibo. Nel 2004 conseguo l’abilitazione alla professione di giornalista pubblicista e dal 2005 curo la comunicazione e le p.r, aziende nel mondo food e ristorazione di eccellenza. Oltre a viaggiare, adoro gli champagne e… andare al ristorante!