
Raffaele Cantone nella bufera. Il noto magistrato campano, già presidente dell’Anticorruzione, da pochi mesi è stato nominato procuratore capo di Perugia. Come tale titolare di tutte le inchieste che riguardano i magistrati della Corte d’Appello di Roma. Come tale titolare del caso Palamara. E titolare dell’altrettanto chiacchieratissimo caso Suarez – Università degli stranieri di Perugia.
Il fatto recente è che Raffaele Cantone ha deciso di stoppare, per “riprogrammarle”, le indagini sull’esame di italiano di Luis Suarez; una prova che se superata dal calciatore all’Università di Perugia, come’è avvenuto tra i mille dubbi che hanno scatenato il caso, ne avrebbe consentito il tesseramento in una squadra italiana non più come giocatore extracomunitario. Alla vicenda si associano le ventilate pressioni a tal fine da parte della Juventus, società comunque non indagata come lo stesso Suarez. Juventus che oltretutto poi non ha nemmeno acquistato il calciatore uruguaiano.
Gli indignati speciali
Perché Cantone ha bloccato le indagini? Per le troppe violazioni del segreto istruttorio. Anzi, il Procuratore di Perugia ha deciso di aprire un fascicolo sul caso.
L’apertura di fascicoli sulle fughe di notizie dalle procure è una non notizia. Avete sentito spessissimo i pubblici ministeri indignarsi per il rilievo mediatico delle loro inchieste. Altrettanto spesso avete appreso che ci si apprestava ad “aprire fascicoli”. Ma vi ricordate un’inchiesta giunta al termine? Si contano sulle dita di una mano. E di solito risultano indagati solo i giornalisti. Come mai?
Parecchi anni fa difendevo un imputato in un’inchiesta che aveva molta eco mediatica. Mi reco in Procura per parlare col magistrato inquirente e trovo l’anticamera piena di giornalisti. Mentre attendo il mio turno, vedo il Pm uscire con un giornalista per andare al bar. Guarda verso di me e mi chiede se sto aspettando lui. Gli rispondo di sì e sembra contrariato. Poi lancia uno sguardo verso i giornalisti in attesa e mi fa cenno di entrare nel suo studio…
Medico, cura te stesso
In questo aneddoto c’è la spiegazione del problema: medico, cura te stesso. Perché i fascicoli aperti sulle fughe di notizie si insabbiano? Perché molto spesso il colpevole è il magistrato medesimo. Questo non va generalizzato, per carità. Esistono fior di pubblici ministeri che rifuggono la stampa e i media.
Il dottor Ghitti, che ha terminato la sua carriera come presidente del tribunale di Piacenza, è stato per molti anni al centro dell’inchiesta “Mani pulite”. Era il Gip che convalidava arresti e intercettazioni di tutti i potenti del tempo e che li interrogava una volta associati alle patrie galere. Ma che non ha mai rilasciato un’intervista durante l’inchiesta.
L’indagine bloccata
Tornando a Cantone, la sua iniziativa è certamente inconsueta: ha bloccato l’indagine sul caso Suarez per le continue fughe di notizie e per gli assembramenti dei giornalisti sotto la procura umbra.
Non si sa quando verrà ripresa l’attività istruttoria perché lo stesso Cantone non lo ha annunciato. Il fatto grave è che, a poche settimane dall’entrate in vigore della riforma Bonafede sulle intercettazioni, annunciata con grande clamore come la parola definitiva sulle fughe di notizie in fase istruttoria, si ha la evidente e clamorosa conferma che non è cambiato assolutamente niente.
Perché si continua a ripetere che il materiale (le intercettazioni) “allo stato attuale delle indagini dovrebbe essere solo ed esclusivamente nelle mani dei magistrati”. Ma forse si dimentica che nella stessa frase è contenuta la domanda e la sua naturale risposta.
Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.
Complimenti !!! Il mio giornale e’ la testata giornalistica che leggo con piu’ interesse , i miei cordiali saluti a Giovanni e Massimo
