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Bruxelles attacca sulla manovra e a Roma i conti non tornano

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Il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici

Da Bruxelles sono arrivate le parole del commissario europeo agli Affari economici, il francese Pierre Moscovici. E le indiscrezioni sono diventate qualcosa di più concreto. “La crescita economica prevista per l’Italia nel 2019 era dell’1%. Mentre dati più recenti ci dicono che non sarà sicuramente così. Quindi a maggio dovremo ridiscutere con le autorità italiane”, ha affermato Moscovici. Tradotto: anche se siamo in scadenza, preparatevi alla manovra bis.

Mese chiave

Come mai a Bruxelles parlano di maggio? Perché allora saranno disponibili i dati sull’andamento del primo trimestre dell’economia italiana già tecnicamente in recessione. Dunque il bubbone potrebbe esplodere nel pieno della campagna elettorale per le europee che si terranno il 26 maggio.

Una tempistica che a Roma sta destando più di una preoccupazione. Perché l’arrivo di dati economici ancora negativi potrebbe avere un effetto deleterio anche sul voto per i partiti di governo. Il ministro Tria e il premier Conte hanno assicurato che i 2 miliardi di riserve accantonati nella legge di Bilancio saranno sufficienti per affrontare un peggioramento del quadro economico. Ma dietro le quinte pare stia succedendo altro.

I conti non tornano

Lega e 5 Stelle sarebbero ben coscienti del fatto che le riserve potrebbero non bastare. Secondo today.it, che fa riferimento a fonti parlamentari dell’Ansa, il conto dei tecnici sarebbe vicino ai 25 miliardi. E nel governo sarebbe in corso un duro confronto sulle contromisure per aggiustare il tiro non solo nel Def (il Documento di economia e finanza da presentare entro il 10 aprile). Prima dell’estate potrebbe esserci così una correzione da 8-9 miliardi. E dopo la manovra bis, il resto del conto andrebbe a carico della legge di Bilancio di fine anno già appesantita dalla necessità di disinnescare le clausole Iva da 23 miliardi.

La bordata di Bruxelles

La prossima settimana potrebbe dare una mano ad avvelenare ulteriormente il clima il “Country Report” sull’Italia in arrivo da Bruxelles. Pare infatti che il documento metta nel mirino reddito di cittadinanza e quota 100. Le due misure bandiera del governo, come anticipa Repubblica, per la Commissione europea avrebbero effetti negativi non solo sulla crescita del Pil, già prevista al lumicino (+0,2%), ma pure su deficit e debito pubblico. Insomma, anche da Bruxelles tutto lascia presagire che per l’Italia il 2019 non sarà proprio “un anno bellissimo”.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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