Ausl e 118: le direttive
- con la codifica C01 (trauma) con frattura certa o sospetta;
- con la codifica C02 (cardiologico);
- con la codifica C03 (respiratorio);
- con la codifica C04 (Neurologico);
- le pazienti ginecologiche;
- gli stati di agitazione;
- i pazienti pediatrici».
Non basta. Il documento specifica anche un’altra direttiva per i mezzi del 118. «Tutti i giorni, a partire dalle ore 18 NESSUNA ambulanza, indifferentemente dal codice di rientro, trasporterà pazienti ai PPI di Castel san Giovanni e Fiorenzuola. Tutti saranno centralizzati sul PS di Piacenza».
Ausl e 118: prove generali?
Al di là delle esigenze operative sulla gestione dei mezzi del 118 e delle rassicurazioni del management dell’Ausl di Piacenza, “ce n’è abbastanza per capire come di fatto sia in corso una sperimentazione per vedere se questo sistema regge”, ci spiegano le nostre fonti.
E cioè se alla fine, Covid o no, “in base ai dati riscontrati in questi mesi estivi su accessi e gestione dei pazienti nei PPI – che ormai è chiaro non andrà oltre una sbucciatura o un mal di pancia – non sarà più ritenuto necessario riaprire i Pronto Soccorso di Castel San Giovanni e Fiorenzuola”.
Lo scopo? “Limitare al massimo le competenze specialistiche presenti nei due ospedali per ridurne i costi, lasciando perdere tutte le belle parole che abbiamo sentito sul rilancio della medicina territoriale”.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.
Bene, e nel frattempo durante questa sperimentazione quanta gente morirà o avrà danni permanenti (es. da ictus) per la maggior distanza del presidio piacentino? Quanti morti in più rispetto al previsto (e quanti sono i previsti), per riaprire a piena operatività i PS di Castello e Fiorenzuola? Quanti “effetti collaterali” saranno giudicati tollerabili per dire che questa medicina va bene com’è adesso?