Rosy Abate: è arrivato il momento della verità. Giulia Michelini torna a vestire i panni della controversa protagonista di “Squadra Antimafia“, in uno spin-off che stavolta ruota tutto attorno a lei. L’appuntamento con la prima delle 5 puntate di “Rosy Abate – La serie“, prodotta dalla TaodueFilm, è domenica 12 novembre in prima serata su Canale5. Ma intanto scopriamo che cosa ci aspetta, rinfrescandoci la memoria.
Rosy Abate: chi era
“Da ragazza di ‘buona famiglia’, cresciuta all’estero lontana dalla violenza mafiosa della sua terra, a temutissima Regina di Palermo, al centro di complesse trame di mafia e potere. Quando Rosy ha tentato di emanciparsi dal suo passato criminale ha dovuto però pagare il conto più terribile: l’omicidio di suo figlio Leonardo”, spiegano gli sceneggiatori Mizio Curcio e Andrea Nobile. “Prima rinchiusa in un ospedale psichiatrico e poi in un convento, ha cercato di convivere con un lutto impossibile da elaborare, isolandosi dal mondo. Quando ha sentito tornare la voglia di vivere, ha finto la propria morte per eliminare ogni traccia della vecchia Rosy, lasciando la Sicilia con una nuova identità“.
Il passato ritorna
E da questa nuova identità prende le mosse lo spin-off. All’inizio ci mostra una Rosy “cambiata, a suo agio per quanto possibile in una vita semplice e tranquilla. Il passato però torna a bussare alla sua porta, distruggendo il precario equilibrio che Rosy è riuscita a costruirsi”, proseguono Curcio e Nobile. E tutto torna in gioco. Così la quotidianità da commessa in un supermercato di una cittadina ligure al fianco del fidanzato Francesco, che non sa nulla del suo passato, viene spazzata via in un attimo da una notizia sconvolgente. Due mafiosi, i fratelli Sciarra, si rivolgono a lei. E le rivelano che suo figlio Leonardo è ancora vivo. In cambio del suo aiuto le diranno dov’è.
Rosy Abate: da Roma alla Sicilia
La giovane così ha una ragione straordinaria per tornare a lottare. Ma a che prezzo? In più ha un problema: deve guardarsi da Luca, poliziotto e migliore amico di Francesco. Per scoprire cosa nasconde il piano degli Sciarra, Rosy allora affronta un viaggio che la porta prima alla Roma alto borghese e poi nella Sicilia delle sue origini. Un contesto in cui dovrà tornare a vestire i panni della spietata mafiosa temuta da tutti. Con due avversari: il boss Nuzzo Santagata e Regina, una donna dell’alta società che come Rosy ha un passato e un segreto inconfessabile.
Tra road-movie e thriller dell’anima
Una storia ricca di sfaccettature che ruota tutta attorno al personaggio interpretato da Michelini. L’attrice è protagonista di “una performance straordinaria”, afferma il regista della fiction Beniamino Catena. Un’interpretazione “che determina la struttura del racconto che si sviluppa secondo il suo punto di vista (quello esclusivo di Rosy), sia esteriore che interiore. Pedinando il personaggio dall’inizio alla fine, si rende lo spettatore sempre testimone dei suoi pensieri, del suo stato d’animo e delle sue azioni”. E il tutto avviene “attraverso una messinscena spettacolare che oscilla tra road-movie e thriller dell’anima, tra romanticismo e melodramma”.
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