Economia

Fiat Chrysler con Renault: una rivoluzione nel mondo dell’auto

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Mike Manley, amministratore delagato di Fiat Chrysler Automobiles

Fiat Chrysler con Renault: la bomba su un’alleanza tra le due case automobilistiche l’ha sganciata il Financial Times. Secondo il quotidiano economico Fca sarebbe in trattative avanzate per entrare nel perimetro composto dalla stessa Renault, Nissan e Mitsubishi. Ma per il Financial Times le trattative per ora sarebbero limitate alle due case europee e non è chiaro quanto siano coinvolte quelle orientali.

Da Torino nessuna smentita, solo un non comment. Si ricorda come Fca abbia già in corso un’intesa con Renault per il furgone Talento; e come l’azienda guidata nel dopo Marchionne da Mike Manley in questa fase abbia sempre sostenuto di essere disponibile ad avviare colloqui con tutti.

Sindacati in allarme

Intanto la notizia ha già messo in allarme il mondo sindacale. “Apprendiamo dagli organi di stampa l’esistenza di trattative avanzate tra Fca e Renault. È urgente che il presidente del Consiglio e il ministro dello Sviluppo economico si assumano la responsabilità di convocare un tavolo con azienda e sindacati per chiarimenti sul futuro industriale e occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Fca”, ha scritto in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, ripresa da quotidiano.it.

Fca ai vertici mondiali

Ma se così fosse, se davvero entro breve Fiat Chrysler sancisse un accordo del genere, nel mondo dell’auto cambierebbero molte cose non solo in Italia ma su scala mondiale. E si potrebbe parlare senza timore di smentita di una rivoluzione a partire da numeri e strategie.

Con il suo arrivo infatti la nuova galassia composta da Fca, Renault, Nissan e Mitsubishi diventerebbe il primo produttore mondiale di auto, scalzando nettamente la leadership di Volkswagen; e distanziando ancor di più Toyota. Oggi infatti la casa di Wolfsburg con i suoi marchi è al primo posto con 11 milioni di vendite, seguita da Renault e partner giapponesi (10) e da Toyota (9,5).
Con Fca aggiunta all’alleanza franco-nipponica si salirebbe oltre i 15 milioni di auto. Senza dimenticare, come evidenzia anche Corriere.it, che la capitalizzazione di mercato della nuova realtà passerebbe grosso modo da 50 a 70 miliardi di euro.

Auto elettrica e mercato

Sul piano delle strategie produttive e di mercato altri vantaggi. Due su tutti: Fca potrebbe “sfruttare” in pieno le tecnologie ben più avanzate nel campo dell’auto elettrica di Renault-Nissan-Mitsubishi, recuperando terreno in questo segmento finora un po’ sottovalutato a Torino e in grande sviluppo. D’altro lato i franco-nipponici avrebbero il vantaggio di trovare un ulteriore sbocco sul mercato americano quantomeno sotto il profilo delle reti di vendita.

Ma soprattutto sarebbe il primo asso calato da Jean-Dominique Senard, che ha preso il posto di Carlos Ghosn al vertice di Renault dopo le complesse vicende giudiziarie che hanno portato all’arresto di Ghosn per appropriazione indebita in Giappone. E con l’arrivo di Fca, i due produttori “europei” peserebbero di più nelle scelte dell’alleanza, bilanciando il ruolo di Nissan e Mitsubishi.

Fca: il nodo Ferrari

Resta da capire se sul piatto della trattativa ci sono tutti i marchi di Fca: Fiat, Chrysler, Lancia, Alfa Romeo, Jeep, Abarth, Maserati e Ferrari. O se per esempio la casa di Maranello resterà fuori dall’eventuale nuova alleanza. Difficile dirlo, ma è probabile che Senard in una trattativa con John Elkann non rinunci a questa ciliegina sulla torta.

 

 

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