Economia

Melegatti: una storia così è da film di Natale

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Melegatti: quello che sta succedendo a Verona in questi giorni sembra quasi la trama di un film natalizio. Dopo aver sconfitto lo spettro della chiusura definitiva, per lo storico marchio dolciario (il pandoro è stato inventato dal suo fondatore nel 1894) arriva un’altra notizia molto positiva. Alla riapertura dello stabilimento poco più di un mese fa, hanno già risposto i consumatori e sono stati venduti più di mezzo milione di pandori.

Una bella storia italiana, non c’è che dire. Di cui naturalmente va orgoglioso Denis Moro, l’amministratore delegato di Melegatti, forte dell’appoggio della “vecchia guardia” (come dimenticare i dipendenti che hanno conservato gelosamente il lievito madre per l’impasto?) e di alcuni innesti mirati e portatori di innovazione.

Da Natale a Pasqua

E adesso? Si brinda a questo risultato, ma di certo nessuno si crogiola sugli allori di un successo lampo, spinto anche dal passaparola e dalla simpatia di tanti consumatori, al corrente delle vicissitudini dell’azienda e dei suoi dipendenti. Lo sguardo così corre già al prossimo appuntamento: la Pasqua 2019. Spazio dunque ai prodotti dalla tradizione Melegatti, ma anche alle novità come la colomba ai cereali antichi, annuncia Moro.

La nuova Melegatti

L’obiettivo dell’azienda, oggi di proprietà della famiglia vicentina Spezzapria che l’ha rilevata per 13,5 milioni di euro, naturalmente è quello di consolidare la sua rinascita. Prima di tutto cercando di conquistare stabilmente una bella fetta del mercato interno, anche con le linee dei prodotti di consumo quotidiano. E poi cominciando a guardare all’estero già dal prossimo anno. Una strategia che però dovrà fare i conti con un mercato difficile, dove a vincere sugli scaffali sono le concentrazioni dei brand e i ribassi di prezzo sempre più forti.

Melegatti però, come sottolinea Moro all’Adnkronos, “ha la forza e la volontà per differenziarsi dalla battaglia tipica dei volumi/prezzo. Non sarà facile, ma ce la faremo. Siamo ripartiti con 35 dipendenti e già nel 2019 faremo nuove assunzioni mirate per portare a casa nuove competenze”.

 

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